“Io ti darò acqua viva….” (Gv. 4,10)
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E chi non sa che la Parola di Dio è importante per il cristiano?
Tanta gente la ascolta a Messa, la legge personalmente, diversi addirittura la studiano.
Eppure non sembrerebbe che la vita della gente sia influenzata vistosamente dalla Parola e dall’insegnamento della Bibbia. Perché la parola non sembra davvero cambiare il mondo?
è scritta nei libri, è spiegata magari anche bene da preti e laici, in tanti la conoscono, viene letta a milioni di ragazzi a catechismo: eppure sembra non portare frutto, sembrerebbe sterile. Più che “acqua viva” sembrerebbe acqua stagnante….
Come mai questa acqua viva promessa da Gesù alla Samaritana non irriga più, non è feconda di vita nuova? Non converte più. Non sembra più quella sorgente che, stando alle parole di Gesù “diventa in noi acqua zampillante per la vita eterna?” Più che acqua zampillante, sembra che sia “acqua in bottiglia”.
Oh sì, la attinge alla sorgente vera, ma - invece di “entrare in noi” - la usiamo, la imbottigliamo, la trasportiamo con i camion, la distribuiamo agli altri, la vendiamo…. Ma quanto poco ce ne lasciamo dissetare.
Chi la vive?
Questa parola/acqua è viva solo a parole, ma è morta nella nostra vita.
Come mai?
Manca lo Spirito Creatore, lo Spirito Santo. Noi non siamo capaci di salvarci da soli nemmeno se usiamo l’acqua della Parola: è lo Spirito che le dà vita, la parola da sola è lettera morta.
Preghiamo lo SPIRITO CREATORE: “Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli, rendi viva quest’acqua che noi beviamo! Senza di te quest’acqua resta sterile. Feconda tu questa Parola, come fecondasti il grembo benedetto di Maria!”
don Ambrogio
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