L’Anno
della Fede è stato indetto dal Santo Padre per ricordare ai cristiani il senso
della vita: volgere il proprio sguardo
al Dio Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, che ci ha donato la vita nuova.
Oggi
il mondo vive in una grande crisi d’identità e noi battezzati non ne siamo esclusi.
Volgere
lo sguardo verso Dio vuol dire ritrovare il cammino smarrito della Fede.
Il
Papa ci parla di re-imparare la Fede.
Sì,
lo scopo di quest’anno di grazia è proprio quello di accostarci con un nuovo
slancio a quelli che sono i Misteri del nostro essere credenti e appartenenti
alla Chiesa Cattolica. Molti non credono più, altri hanno affievolito la loro
fede; ciò dipende dal fatto che ci siamo tutti allontanati dalla Verità, dalla
Via e dalla Vita: che è Gesù.
Ma
da soli andiamo poco lontano; come Chiesa, comunità dei battezzati, possiamo
davvero crescere nella fede, nella speranza e nella carità. Daremo un volto nuovo,
il suo vero volto, alla nostra Comunità ed alla nostra Città.
Il
Papa è un dono di Gesù per la sua Chiesa: “Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di
essa”.
Il
suo magistero è a servizio della Chiesa; ed io personalmente sono felice di
seguirlo e di cercare - per quanto capace - di portare alla “mia gente” il suo
magistero. Pur restando aperto al dialogo ed alla comprensione con tutti: il
Cardinal Martini mi è eccellente Maestro.
è
per questo che fin dall’inizio di questo anno pastorale 2012-2013 vi
propongo - in pieno accordo con i nostri
sacerdoti e con il Consiglio Pastorale della Comunità - di vivere nella nostra Comunità cristiana l’
ANNO DELLA FEDE”.