Oh, non si dice di non aprir bocca sulle grandi situazioni mondiali e nazionali, ci mancherebbe! è giusto, è opportuno che ci sia dibattito culturale, sociale, politico: una società muta è spenta …
Qui Gesù intende riferirsi alla critica al fratello che vive accanto a noi: ci dice di non osservare la pagliuzza nel suo occhio: perché noi stessi possiamo avere in noi ben altri difetti: non pagliuzze, ma “travi”.
Dunque, siamo impegnati per tutto il mese a tacere i difetti altrui, anche se veri: per amare i fratelli. E se proprio ci danno fastidio, parliamone direttamente a Dio: sfoghiamoci con Lui: sarà come pregare per l’altro.
Ma non parliamone con gli altri, assolutamente. Faremmo tre peccati in un colpo solo: contro colui che critichiamo, contro di noi che ci macchiamo di non-amore, contro chi ci ascolta: è come invitarli ad aggiungere critiche…
Se poi ci capitasse di sbagliare, come riparazione diciamo un’AVE per chi abbiamo “danneggiato”.
don Ambrogio