LA FEDE, SENZA LE OPERE, E' MORTA
(Giacomo 2, 26)
download
La verità di questa frase di Giacomo che siamo invitati a memorizzare e a vivere in questo mese confermata dal proverbio da tutti conosciuto: “Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare”. Non basta dire “io ci credo”, io sono cristiano: occorre tradurre in pratica questa fede che abbiamo.
Io provo a suggerire alcuni modi, altri li troverete voi.
La prima “opera” della fede la descrive Gesù stesso: è credere in Lui.
Un’altra opera lo deve diventare la nostra stessa vita: gli altri, vedendo noi, potranno capire chi è Dio e seguirlo.
Ma anche la preghiera è un’ opera!
Il nostro carattere che cambia! E che fa dire agli altri: sei cambiata …..
La pazienza, che sa sopportare più a lungo;
la generosità, di tempo, di soldi;
il perdono, chiesto per noi, donato agli altri;
il cuore grande, che non si perde in stupidate;
la lingua: che ormai è frenata dal Vangelo.
Sì, la FEDE può portarci a CAMBIARE la nostra VITA PERSONALE.
E la vita attorno a noi.
E nella società.
E nella politica, se abbiamo responsabilità pubbliche, negli “affari”, nei confronti del “Bene comune”…… ma tutto deve partire dal nostro cambiamento.
E se la nostra FEDE non cambia noi e la società, che fede è? A che serve? A chi serve?
don Ambrogio
|