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sulla Prima Lettera di san Giovanni
Dopo essere stati in compagnia per un anno intero dell'apostolo S. Giacomo e della sua lettera, ed aver apprezzato i suoi consigli ed averli messi in pratica mese per mese, adesso cambiamo. Saremo in compagnia, fino al prossimo agosto, di un altro apostolo: S. Giovanni e la sua splendida prima lettera.
Infatti l’apostolo Giovanni, autore del Vangelo chiamato appunto con il suo nome, scrisse anche tre lettere ai suoi cristiani. La seconda e la terza sono brevissime, mentre la prima è lunga pressappoco come quella di S. Giacomo e...se possibile, è ancor più bella.
Essa viene chiamata: "La lettera dell'amore", perchè il tema che in essa continuamente ricorre e l'AMORE.
L'amore verso il fratello. Che si intreccia strettamente con l'amore a Dio. Giovanni fu l'apostolo prediletto, quello che, durante l'ultima cena, era il più vicino a Gesù, così da appoggiarsi al Suo Cuore. Egli visse ancora a lungo dopo la morte di Gesù, concludendo i suoi giorni in un'isoletta del mar Egeo chiamata Patmos. Si dice che, negli ultimi tempi della sua vita, i suoi cristiani gli chiedessero frequentemente qualche cosa di nuovo su Gesù e sulla sua Parola. E Giovanni non si stancava di ripetere la stessa cosa: "Amatevi tra di voi". Ed ancora "Amatevi scambievolmente". "Amate".
Da S. Giovanni dunque, dalla sua prima lettera, prenderemo le frasi che ci accompagneranno tutto l'anno. Intanto quella del mese di settembre è:
“Chiunque odia il proprio fratello è omicida "
(1 gv. 3,15)
È una frase forte, vero? Può sembrare perfino esagerata. Eppure anch'essa è Parola di Dio.....E dunque da prendere sul serio.
Qui, il verbo "odiare", oltre al significato immediato, ne ha anche uno più ampio; esso indica anche: disprezzare, disinteressarsi, emarginare, giudicare malevolmente.
In una parola: tutto ciò che non è amore.
Allora, proviamo, in questo mese di settembre a:
1. imparare a memoria la frase;
2. viverla concretamente;
3. donare, a chi sentiamo vicino alla nostra anima, le nostre vittorie; donare a Dio, nella confessione, le nostre sconfitte.
d.A.
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