il Ministero di “LETTORE”
Durante una mia meditazione sulla Liturgia, mi è sgorgata di getto questa pagina.
Ritengo che un Lettore, per ben esercitare il suo servizio, debba tener conto di questi punti:
§ Leggere prima, da solo, la pagina biblica (sarebbe molto opportuno che conoscesse la Bibbia o un suo Commento, per inquadrare la pagina stessa: ma non posso pretendere tutto.....)
§ Se possibile, rileggere da solo a voce alta
§ Ci si rechi in anticipo all’ambone, in modo da essere subito pronti: che brutto far aspettare l’Assemblea! (soprattutto quando si deve leggere la “Preghiera dei Fedeli”)
§ “Aggiustarsi” da soli il microfono, senza che debba intervenire il chierichetto
§ Si eviti di “mangiare” il microfono
§ L’invocare la Benedizione del sacerdote sia un vero gesto liturgico, non un “proforma”
§ Non intoni l’Alleluia, ma ne lasci il compito all’animatore liturgico, né canti al microfono, per evitare “dissonanze”
Una regola fondamentale è che non si legge "solo per sè" ma si legge per gli altri.
Allora si potrebbe osservare quanto segue:
- si rispettino bene i segni di interpunzione, soprattutto le virgole.
- non si “corra” anche se uno legge bene
- usare sapientemente le pause (per es: “Parola di Dio” o “Preghiamo”)
- mentre si legge, ogni tanto alzare gli occhi dal libro e guardare l’assemblea
- curare bene il “volume” ed il “tono” della propria voce
- può essere utile, mentre si legge, pensare che non si legge né per sè, né per quelli delle prime panche, ma per “quello laggiù”, vicino alla porta d’ingresso: il volume ed il tono della nostra voce ... cambieranno
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