Durante una Santa Messa leggo nella Bibbia: “Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio”. (Lettera di San Paolo agli Efesini 2,19)
Bella frase. In me sorgono e si richiamano tanti echi spirituali.
Poi, continuando a riflettere, mi viene un pensiero: Ma questo vale per tutti!
Eppure nella nostra società non è così.
Tutti noi, nella vita quotidiana “fuori di chiesa” non consideriamo, né tanto meno trattiamo la gente come concittadini dei santi e familiari di Dio. Prova a riflettere seriamente e spassionatamente anche tu, se nella vita, sulle strade, in metro, nelle diverse circostanze della vita questi sono i rapporti tra la gente…
Concludo: allora o la mia/nostra Fede Cristiana non è vera, oppure io/noi siamo teorici e incoerenti.
È così: non siamo coerenti con quello che crediamo. Diciamo cose belle, crediamo in verità consolanti: e poi, nella vita, non ne traiamo le conclusioni. Non ci trattiamo l’un l’altro come con-cittadini dei Santi, come familiari di Dio.
È questo il peccato nostro, ammettiamolo.
E non credo che valga l’autodifesa: “È troppo difficile”. Per la verità non è difficile: è difficilissimo. Ma occorre provarci…..
Occorrerebbero alcuni passi:
CREDERE seriamente alle Parole di Gesù: Egli ci “fa” davvero tali
VIVERE la nostra vita quotidiana personale “così” verso tutti
AGIRE nella Società e nella Politica perché questo avvenga davvero.
Fede & Vita
Fede & Dignità
Fede & Società
Fede & Politica
Allora un cristiano deve pregare, ma non limitarsi a pregare (per la verità tantissimi battezzati NON fanno nemmeno que-sto: in Italia, di fronte al 95% di battezzati va a Messa il 20%)
ma deve essere coerente con il Vangelo nella propria vita quotidiana
deve impegnarsi, nella Società e nella Politica a creare le situazioni perché - per usare parole laiche e non bibliche - ad ogni persona, di ogni età, di ogni condizione-sesso-religione, di ogni lingua, sia riconosciuta la DIGNITÀ che spetta ad ogni PERSONA.
don Ambrogio |