E' PASQUA
In questo giorno di Risurrezione
non posso non pensare alla Chiesa:
Madre e Maestra
della mia fede e
della mia vita.
Penso alla Chiesa
che mi dona, ancor oggi,
Gesù Crocifisso e Risorto
nell’Eucaristia
e nei Sacramenti.
Penso alla Chiesa Crocifissa
per i peccati dei suoi figli prediletti,
i sacerdoti,
eppur Risorta
nella vita gioiosa e santa
di un esercito di suoi figli,
laici e religiosi.
Amo la Chiesa
perché mi insegna
un Vangelo
così alto
che nemmeno tanti si sognano.
Un Vangelo
che ha generato San Francesco “pazzescamente”
imitatore di Cristo.
Solo Francesco poteva scrivere
queste parole
“pazzescamente” evangeliche:
per noi, inarrivabili;
per altri ...
addirittura
sbagliate …..
don Ambrogio
San FRANCESCO: un Gigante che non si finisce mai di conoscere ed esplorare.
Sentiamolo oggi, PASQUA, giorno della vittoria di Gesù - e nostra - sui peccati dell’umanità - e nostri -.
“Mai dobbiamo desiderare di essere sopra gli altri,
ma anzi dobbiamo essere servi
e soggetti ad ogni umana creatura
per amore di Dio”
(Lettera a tutti i fedeli IX, 47
“Veramente ama il suo nemico
colui che non si duole
per l’ingiuria che alcuno gli fa,
ma brucia nel suo intimo
per l’amore di Dio,
a motivo del peccato
fatto da colui,
verso Dio”
(Ammonizione IX, 2-3)
“O frati tutti,
riflettiamo attentamente
su ciò che il Signore dice:
‘Amate i vostri nemici
e fate del bene a coloro che vi odiano’.
Il Signore nostro Gesù Cristo,
di cui dobbiamo seguire le orme,
chiamo ‘amico’ il suo traditore.
Sono dunque nostri amici
tutti coloro che
ingiustamente
ci infliggono tribolazioni,
angustie,
ignominie,
dolori, sofferenze,
martirio e morte:
li dobbiamo amare molto,
poiché proprio a motivo di ciò che ci infliggono,
noi abbiamo la vita eterna”
(Regola non bollata XXII 1-4)
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