È necessario che tutti... conservino un contatto continuo con le Scritture, mediante la sacra lettura e lo studio accurato... onde apprendere "la sublime scienza di Cristo" (Fil 3,8)
con la frequente lettura delle divine Scritture. L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo" (Dv 25).
L’accoglienza di questa esortazione condiziona in gran parte il successo dell’opera di rinnovamento intrapresa dal Concilio.
La riforma liturgica, senza una parallela catechesi biblica, si risolverà in un insuccesso sul piano pastorale: avremo dei riti rinnovati, ma non una attiva, cosciente e piena partecipazione ad essi.
La parola di Dio deve diventare "buona notizia" accolta con gioia nel cuore perché
"è vano predicatore della parola di Dio all’esterno, colui che non l’ascolta di dentro" (s. Agostino).
La "lettura sacra" è la fonte a cui attingere il fervore e la piena fecondità spirituale.
Il cristiano deve ritrovare l’equilibrio tra preghiera liturgica e preghiera privata: tra di esse c’è una profonda unità. È su questa linea che vorremmo mettere in luce la continuità vitale che lega tra loro questi due momenti della vita cristiana: l’ascolto della Parola nelle celebrazioni ecclesiali e la lettura privata del testo sacro.
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