Cicerone aveva definito l'amicizia: "Consenso nelle cose umane e in quelle divine".
L'amicizia fu l'esperienza umana più profonda di Agostino, tanto più che in lui fu un fatto temperamentale. Quando un suo amico poteva annunciargli di aver trovato la fede cristiana, allora Agostino era felice di stringere con lui l'eterna amicizia che fonde gli animi nell'amore di Dio.
Agostino cercò, custodì, ebbe quasi il culto dell'amicizia. Essa coinvolgeva tutte le sue potenzialità umane e gettava luce su quelle divine.
Certamente gli fece comprendere quanto e come Dio Padre ama gli uomini, quanto fu loro Amico il Figlio Gesù che per loro, per noi, ha dato tutto di sé, anche la vita.
"Non v'è amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici". E pretese che anche noi ci amassimo così!
Leggendo le parole di Agostino si sentono gli accenti, le vibrazioni, le emozioni di uno spirito arricchito dall'amicizia profonda con Dio e con l'uomo.
Qualche esempio:
In questo mondo sono necessarie solo due cose, la salute e un amico; queste le cose di grande importanza, quelle che non dobbiamo trascurare.
Per me è naturale abbandonarmi tutto all'affetto dei miei amici più intimi, soprattutto quando sono angosciato dagli scandali del mondo; nel loro cuore riposo senza alcuna preoccupazione: sento che lì c'è Dio nel quale mi abbandono sicuro, e nel quale trovo riposo.
Ama l'amico con amore sincero colui che ama Dio nell'amico, o in quanto Dio è nell'amico o perché Dio sia nell'amico. Questa è la vera amicizia; se noi amiamo per un altro motivo il nostro è più un odiare che un amare.
Vuoi leggerne altre? Effettua il download qui
Per conoscere Sant'Agostino e la sua opera ti segnalo questo sito
|