Muore una giovane ragazza che ho conosciuto, brillante, piena di vita, dopo due anni di sofferenze, di speranze di guarigione e di tremende ricadute ...
Partecipo al funerale, la Chiesa è strapiena di gente, moltissimi i suoi amici coetanei, il clima è denso di commozione e silenzio, un tripudio di canti voluti da lei stessa che ha chiesto anche le fossero cantati proprio dal suo gruppo di amici ...
E' passato quasi un mese, ho ricevuto due lettere da due delle sue amiche, piene di domande sul significato di tutta quella sofferenza, di quella morte brutale che ha tolto loro una amica amatissima, entrambe concludono "gridando": Perchè?
Ho indirizzato loro questa risposta che lascio qui perchè può servire ad altri ...
X Y, sempre cara!
Anche per un sacerdote la morte fa problema! Per la verità ha fatto problema anche a Gesù ....
E noi dobbiamo evitare assolutamente le "scorciatoie": sia quelle che fanno finta di consolare (perché, dico io, "la botta" viene fuori dopo ....) sia quelle che ci fanno dire cose pesanti nei confronti di Dio (che, comunque, ESISTE! .... e lo sappiamo al di là di ogni ragionevole dubbio ....).
Forse è proprio il caso, di fronte ad una morte così, di fare come spesso io ho suggerito di fronte a questioni complesse (perché le guerre? perchè il dolore dei bambini innocenti? perché tutto quel male bestiale che l'uomo esercita sulla donna? ecc. ...), e cioè: NON dare risposte, subito, ma farci mille domande ..... come per aggredire il problema da mille angolature diverse, tanto è complesso e vastissimo!! Le risposte, o la risposta, caso mai, "affiorerà" da sè, se riusciremo a "comporre" i mille aspetti in cui la REALTA' si articola ....
PRIMA dobbiamo STARCI DENTRO, a mollo, nel dolore, nei problemi, sentirli sulla nostra pelle ..... NON affrettiamoci a dare risposte, MEN che meno agli altri. Il SILENZIO ....
Ma poi, dimmi, cara ….., anche se tutto ci sembrasse assurdo, sbagliato, ALLA FINE, dimmi, dove va ancora a finire il nostro pensiero? Anche chi non crede, ed anche chi crede, va a finire, nel suo pensiero, ancora davanti a Dio ..... Per forza! Noi non abbiamo, noi non troviamo nella vita una risposta adeguata, sensata ....
E se Dio ci concede - per la lunga, feconda familiarità che abbiamo avuto con Lui, con il suo PENSIERO e la sua LOGICA - se ci concede di SINTONIZZARCI con Lui, allora, piangendo, doloranti e sfiniti, gli diremo, sottovoce: CREDO AL TUO AMORE.
Credo al tuo amore, perché ho contemplato - a lungo, non distrattamente, non superficialmente - il Crocifisso.
Ma chi, cara ……., chi è mai stato un quarto d'ora con il crocifisso tra le mani, o sotto gli occhi, a guardarlo, ad interrogarlo?
La morte è ASSURDA, è CONTRO l'uomo, è CONTRO ogni ragione ... A meno che la MIA RAGIONE è quella del VANGELO!
Ah, carissima, qui si capisce che cosa vuol dire MANGIARE, NUTRIRCI del VANGELO!!!
Tutto bello, tutto entusiasmante .... ma a che cosa serve qualsiasi amore o qualunque altro IDEALE - di fronte alla morte - se non hai MANGIATO GESU’ E IL SUO PENSIERO?
Sì, carissima, alla fine ... RESTA SOLO L'AMORE.
L'amore che hai dato ...
L'amore che hai ricevuto ...
L'AMORE DI GESU'. Ma quel Gesù VERO, VIVO, REALE. E LUI è stato CROCIFISSO ......
E RISORTO.
Certamente queste parole sono uscite dal mio cuore e parlano più al cuore ed alla mente che .... all'affetto reso orfano dalla morte di un fratello, una sorella o - immensamente più grave - di un figlio.
Ma, dico io, mi sapresti tu, tu sorella, tu moglie, tu marito .... tu giovane che sei confuso, tu adulto che "non credi", sapresti tu darmi un'altra STRADA? La seguirei, se c'è ...
Alla fine, carissima, alla fine comprendiamo che questa UNICA vita che abbiamo conviene spenderla bene. Amando. Amando, amando, amando ....
Amando i tuoi!
Amando tutti! Amando tu, per prima, anche se il contraccambio non viene.
Amando Dio! Non ti ha mai sfiorato il pensiero di dare tutta la vita a Dio?
Anch'io ti abbraccio ...
don Ambrogio
P.S.: Carissima, vorrei confidarti una gioia ed un dispiacere mio. Ho sentito leggere al funerale quella bella pagina di saluto di voi giovani a ........, e la tengo qui nel mio studio. E’ molto bella. Ricca. Palpitante.
Ma quando l’ho letta per iscritto, attentamente, mi sono accorto … che Dio non lo citate mai! Sì, si parla della messa che con lei avete preparato .… Ma non si parla di Gesù. Della sua Croce. Della sua RISURREZIONE.
Io, Gesù, ce l’ho nel cuore, mi “scappa fuori” in tutti i momenti. Se poi penso alla morte ….. vedo Lui dietro la Croce, vedo Lui Risorto. Vedo, dietro di Lui, il Paradiso …
Sì, lo so che anche voi ce l’avete nel cuore! Ma non “viene fuori”. Forse non vi ha ancora conquistato totalmente la mente ed il cuore …
Un abbraccio grosso così!
tuo don Ambrogio
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