Com’è bello il momento della Meditazione!
Stai a cuore con Dio e rientri anche nel tuo intimo …
E’ il momento in cui senti che lo Spirito Santo suscita in te sentimenti secondo il cuore della Trinità.
Raccomando, a tutte le persone che incontro, 10 minuti di meditazione personale al giorno … soprattutto con la Parola di Dio, la Bibbia e il Vangelo, da leggere, “ruminare”, sottolineare … ma può servire allo scopo anche una paginetta di scritti e vita dei santi o di qualche uomo o donna di Dio!
La meditazione personale deve divenire una costante, un appuntamento quotidiano, per questo ci si deve organizzare, come fosse uno dei nostri impegni cui non mancare ... occorre dunque fissare prima in agenda il momento opportuno a cui restare fedeli: può essere un momento qualsiasi della giornata, anche se io mi permetto di raccomandare i primi momenti del mattino, subito dopo il risveglio …
Sentite cosa ha scritto Dietricht Bonhoeffer, teologo protestante e martire del nazismo, a proposito della meditazione …
Stiamo in silenzio di primo mattino, perché è Dio che deve avere la prima parola;
stiamo in silenzio prima di addormentarci, perché anche l'ultima parola spetta a Dio.
Tacere non significa altro che aspettare la parola di Dio e raccoglierne la benedizio-
ne, quando sia venuta. E il silenzio in presenza della Parola avrà un effetto su tutta la
giornata. Se abbiamo imparato a tacere in presenza della Parola, impareremo anche a
dosare giustamente silenzio e parole durante la giornata.
C'è un silenzio inopportuno, presuntuoso, un silenzio superbo, offensivo. Il silenzio
del cristiano è un silenzio in ascolto, un silenzio umile, che per umiltà è anche disponibile
a lasciarsi interrompere in ogni momento. È il silenzio che si mantiene legato alla Parola.
Nel raccoglimento silenzioso c'è una straordinaria forza di chiarificazione, di purificazione,
di concentrazione sull'essenziale. Questo è vero già in campo profano. E il tacere prima
della Parola porta, giunto il momento, ad ascoltare nel modo giusto la parola di Dio e
permette, quindi, che anch’essa ci parla nel modo giusto.