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CHIARA LUBICH: STORIA DI UNA VOCAZIONE
 
 

La vita di Chiara: storia di una vocazione

(se vuoi conoscere di più SPECIALE CHIARA LUBICH)

Nata a Trento il 22 gennaio 1920, seconda di quattro figli, è battezzata con il nome di Silvia: assumerà quello di Chiara, affascinata dalla radicalità evangelica di Chiara d'Assisi. La madre è fervente cattolica, il padre socialista. Il fratello Gino è fra le fila dei partigiani, poi giornalista dell'Unità. Poco più che ventenne, insegna alle scuole elementari ed inizia gli studi di filosofia all'Università di Venezia, spinta da un'appassionata ricerca della Verità, quando durante la seconda guerra mondiale, sul crollo di ogni cosa, comprende che solo Dio resta: Dio che è Amore.

La sua vita si trasforma, dopo un'esperienza mistica vissuta a Loreto: è il 1939 e partecipando a un corso per giovani di Azione cattolica, nel Santuario dove è custodita, secondo la tradizione, la casetta di Nazareth che aveva ospitato la Sacra famiglia, intuisce quale sarà la sua vocazione: una riproduzione della famiglia di Nazareth, una nuova vocazione nella Chiesa, e che molti avrebbero seguito questa via. Il 7 dicembre 1943: è il giorno del suo sì a Dio, pronunciato nella chiesetta dei Cappuccini di Trento, Chiara ha 23 anni. La data è ricordata anche come l'inizo del Movimento dei Focolari.

Il 13 maggio 1944 Trento è colpita da uno dei più violenti bombardamenti. Anche casa Lubich è gravemente lesionata. Mentre i familiari sfollano in montagna, la ragazza decide invece di rimanere a Trento per non abbandonare i poveri: inizia quella che Chiara definisce "una divina avventura".

«Qualunque cosa hai fatto al minimo l'hai fatta a Me», ripete alle altre giovani che hanno deciso di seguire il suo esempio e per le quali diventa Chiara. Condividono con i poveri tutto ciò che hanno: viveri, vestiario e medicinali arrivano con insolita abbondanza, per le molte necessità. Sperimentano l'attuarsi delle promesse evangeliche: "date e vi sarà dato", "chiedete e otterrete". Di qui la convinzione che nel Vangelo vissuto è la soluzione di ogni problema individuale e sociale. Nelle parole di Gesù, calate una ad una nel quotidiano, e in particolare nel comandamento che Gesù dice "nuovo" e suo, «amatevi l'un l'altro come io ho amato voi» intuiscono esservi la legge perchè si ricomponga l'umanità disgregata. E nel testamento di Gesù «che tutti siano uno», trovano il perchè della loro vita: «Eravamo nate per l'unità, per concorrere a realizzarla nel mondo». Tra le macerie abbraccia una donna impazzita dal dolore, che le grida la morte dei suoi 4 figli. Chiara Avverte la chiamata ad abbracciare il dolore dell'umanità. 

Nel 1948 Chiara incontra Igino Giordani, eletto deputato dopo essere stato un giornalista e scrittore di grande successo. Insieme con lui, padre di 4 figli, Chiara apre il suo Movimento sul sociale, sulla famiglia e poi sul mondo ecumenico, tanto che Giordani viene considerato il cofondatore. L'esperienza del «date e vi sarà dato», vissuta agli inizi, si ripete ogni giorno nelle più diverse situazioni quotidiane, attraverso la comunione dei beni che diventa stile di vita nel Movimento. Ed è vissuta in migliaia di Focolari sparsi nelle città del mondo e in modo del tutto particolare nelle Mariapoli, la prima delle quali è quella di Loppiano in Toscana.

Nel 1964 Chiara è ricevuta per la prima volta in udienza dal Papa, allora Paolo VI, che riconosce nel Movimento un'"opera di Dio". Da quel momento, si moltiplicano, con Paolo VI prima e Giovanni Paolo II poi, udienze private e pubbliche, e loro interventi in occasione delle manifestazioni internazionali. Nel 1984 Giovanni Paolo II visita il Centro internazionale di Rocca di Papa. Riconosce nel Movimento i lineamenti della Chiesa del Concilio, e nel suo carisma un'espressione del "radicalismo dell'amore" che caratterizza i doni dello Spirito nella storia della Chiesa. Al primo grande incontro dei movimenti ecclesiali e nuove comunità, la vigilia di Pentecoste '98 in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II riconosce operante in queste nuove realtà ecclesiali la risposta dello Spirito al processo di scristianizzazione in atto e chiede loro «frutti maturi di comunione e di impegno». Intervenendo, insieme ad altri 3 fondatori, Chiara Lubich gli assicura l'impegno di contribuire a realizzare questa comunione «con tutte le nostre forze».

Da allora inizia un cammino di fraternità e comunione tra molti movimenti e nuove comunità nel mondo. Chiara Lubich partecipa, in Vaticano, a vari sinodi dei vescovi: per il XX anniversario del Concilio Vaticano II (1985), sulla vocazione e missione del laicato (1987), e sull'Europa (1990 e 1999). La Lubich è nominata Consultrice del Pontificio Consiglio per i Laici (1985). Nel 1997 è invitata a presentare il Movimento all'Assemblea generale della Conferenza episcopale a Manila, nelle Filippine. Negli anni seguenti è invitata dalle Conferenze episcopali di: Taiwan, Svizzera, Argentina, Brasile, Croazia, Polonia, India, Cechia, Slovacchia, Austria.

La pagina ecumenica del Movimento si apre nel 1961, nel tempo in cui Papa Giovanni XXIII pone l'unità dei cristiani tra i primi scopi del Concilio, da lui annunciato nel 1959: Chiara comunica l'esperienza di Vangelo vissuto nel Movimento ad un incontro con un gruppo evangelico-luterano, a Darmstadt, in Germania. Segnerà l'inizio della diffusione della spiritualità dell'unità nelle diverse Chiese. Pochi anni dopo si avviano rapporti personali con diverse realtà cristiane: nel mondo ortodosso, con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Atenagora I, e poi con i suoi successori; nella Comunione anglicana, dapprima con l'arcivescovo anglicano di Canterbury, Ramsey, sino all'attuale, Rowan Williams; nel mondo evangelico-luterano, con l'allora Presidente della Federazione luterana mondiale, il vescovo Christian Krause, e con i Segretari generali che si succedono al Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra.

Di fronte alle sfide della società sempre più multiculturale e multireligiosa, si evidenziano i frutti di pace del dialogo con seguaci delle diverse religioni avviato sin dagli anni '70. La Lubich e il Movimento instaurano non solo contatti con singole personalità o seguaci delle diverse religioni, ma anche con interi movimenti. Prima donna cristiana, Chiara Lubich espone la sua esperienza spirituale, nel 1981 in un tempio a Tokyo di fronte a 10.000 buddisti, e nel 1997 in Thailandia a monache e monaci buddisti. Qualche mese dopo, nella storica Moschea 'Malcolm X' di Harlem a New York, di fronte a 3000 musulmani afro-americani. Nello stesso anno a Buenos Aires è ospite di organizzazioni ebraiche. Nel 2001 sarà in India: si aprirà una nuova pagina nel dialogo del Movimento con il mondo indù. Nel 1994 è nominata tra i presidenti onorari della Conferenza mondiale delle Religioni per la pace (Wcrp).

Sin dagli inizi, la pacifica rivoluzione evangelica che ha il via da Trento suscita l'interesse anche di persone senza una fede religiosa. Con il mondo laico si svilupperà un dialogo sulla base dei grandi valori umani come solidarietà, fraternità, giustizia, pace e unità tra singoli, gruppi e popoli. La Lubich è invitata a parlare dell'unità dei popoli ad un Simposio al Palazzo di Vetro dell'Onu nel maggio '97. Interviene a Berna alla celebrazione per il 150° della Costituzione Svizzera (marzo '98). A Strasburgo presenta l'impegno sociale e politico del Movimento ad un gruppo di deputati del parlamento Europeo (settembre '98). Ancora a Strasburgo interviene alla Conferenza per il 50° del Consiglio d'Europa su "Società di mercato, democrazia, cittadinanza e solidarietà", presentando l'esperienza dell'Economia di Comunione (giugno 1999). A Innsbruck al Convegno "1000 città per l'Europa", parla dello «Spirito di fratellanza nella politica, come chiave dell'unità dell'Europa e del mondo» alla presenza di numerosi sindaci, di alti esponenti della politica europea e dielle massime autorità austriache (novembre 2001).

L'opera di unità, di pace e dialogo tra popoli religioni e culture promossa da Chiara Lubich viene riconosciuta pubblicamente da parte di organismi internazionali, culturali e religiosi: dal Premio Templeton per il progresso della religione (1977), al Premio Unesco '96 per l'Educazione alla pace («Lo sviluppo del Movimento dei Focolari getta ponti tra le persone, le generazioni, le categorie sociali e i popoli, in un'epoca in cui le differenze etniche e religiose conducono troppo spesso a conflitti violenti», afferma la motivazione dell'onorificenza), a quello per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa (1998), dalle lauree honoris causa, conferitele da Università di diversi Paesi, alle cittadinanze onorarie. E ancora riconoscimenti da parte di grandi religioni e di capi di diverse Chiese.

Alle 2 di mattina del 14 marzo 2008 Chiara Lubich si è spenta, nella sua casa di Rocca di Papa (Roma), dove era rietrata il giorno precedente per sua espressa volontà, dopo il ricovero al Policlinico Gemelli per insufficienza respiratoria.