Sulle Alpi Apuane un giovane artista andava cercando un blocco di marmo. Lo voleva più candido della neve, senza venature. Un mattino, tra i massi polverosi, gettò un grido di gioia: "Eccolo! Sarà quello". "Che ne farete?", gli domandò un pastore. "Scolpirò mia madre e sarà più bella del sole".
Quando Dio si fece uomo, volle anch'egli realizzare il sogno di quel giovane artista. E fece sua madre più bella del sole: perfettissima.
Tutta la SS. Trinità fu impegnata nel grande lavoro: il Padre, perchè essendo sua Figlia, la voleva più bella di tutte; il Figlio, perchè essendo sua Madre, doveva ricevere da lei il sangue e le fattezze del volto; lo Spirito Santo, perchè essendo sua Sposa, la desiderava purissima e tutta santa. Ne uscì un capolavoro fisico e spirituale, superiore a qualsiasi immaginazione. "Maria è l’unica melodia uscita dal violino della creazione divina senza la rottura di una corda".
Il sorgere di Maria all'orizzonte umano allargò il cuore alla speranza. Un'onda inesauribile di beatitudine si è riversata sul mondo.
Maria, il capolavoro di Dio, è anche una persona concreta, una donna con i suoi progetti ed i suoi sentimenti. Intrattiene relazioni con Dio, con la gente, con la storia. Regina dell'universo è piena di grazia, la Madonna è Aiuto dei Cristiani, cioè Ausiliatrice.
Non conosciamo l'origine precisa del titolo mariano "Auxilium Christianorum". Si trova per la prima volta nelle litanie lauretane, la cui edizione più antica porta la data del 1558.
Don Bosco, dopo il 1862, concentrò il suo affetto mariano sul titolo "Ausiliatrice". Ripensiamo alla difficile situazione del tempo. Era in gestazione la caduta degli Stati Pontifici; a noi può sembrare qualcosa di non tragico, ma allora c'era chi pensava che stesse per cadere la Chiesa; quindi, una situazione di profonda ansietà. Stava emergendo la società secolare, laicista. Don Bosco sentiva la gravità degli eventi. Ed ecco il punto. Di fronte alle difficoltà del tempi don Bosco approfondisce la sua devozione a Maria, sottolineandone la materna protezione verso la Chiesa e il popolo cristiano. E cosi ha guardato più intensamente a Maria nella luce della speranza. Qual è l'elemento specificativo della speranza? La certezza dell'aiuto dall'alto. Ha incominciato, perciò, a onorare e invocare Maria come "Ausiliatrice".
Non ha inventato lui il titolo, perchè era già conosciuto e venerato dal popolo di Dio, ma ne ha intensificato la devozione presentando Maria come "la Madonna dei tempi difficili".
E i nostri non sono tempi difficili? lo credo che valga anche oggi il suggerimento di don Bosco: "Mettiamo tutta la nostra confidenza in Maria, e chi non ha ancora la medaglia indosso, se la procuri; e di notte, e nelle tentazioni e nei pericoli, baciamola e proveremo un grande vantaggio per l'anima nostra. Maria è l'onnipotente per grazia, e noi dobbiamo invocarla in ogni istante".
E che Maria Ausiliatrice dia a tutti l'abbondanza di una fede che spera e di una speranza che crede.
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