Ecco la grande
attrattiva del tempo moderno; penetrare nella più alta contemplazione e
rimanere mescolati fra tutti, uomo accanto a uomo.
Vorrei dire di più:
perdersi nella folla, per informarla del divino, come s'inzuppa un frusto
di pane nel vino.
Vorrei dire di più: fatti partecipi dei disegni di
Dio sull'umanità, segnare sulla folla ricami di luce e, nel contempo,
dividere col prossimo l'onta, la fama, le percosse, le brevi
gioie.
Perché l'attrattiva del nostro, come di tutti i tempi, è ciò
che di più umano e di più divino si possa pensare, Gesù e Maria: il Verbo
di Dio, figlio d'un falegname; la Sede della Sapienza, madre di
casa.
|