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DIO OGGI: CON LUI O SENZA DI LUI CAMBIA TUTTO
 
 

" ... In occasione del Convegno «Dio oggi: con lui o senza di lui cambia tutto», che si svolge a Roma dal 10 al 12 dicembre, desidero manifestare ... vivo apprezzamento per tale importante iniziativa, che affronta uno dei grandi temi che da sempre affascinano ed interrogano lo spirito umano. La questione di Dio è centrale anche per la nostra epoca, nella quale spesso si tende a ridurre l'uomo ad una sola dimensione, quella «orizzontale», ritenendo irrilevante per la sua vita l'apertura al Trascendente. La relazione con Dio, invece, è essenziale per il cammino dell'umanità e, come ho avuto modo di affermare più volte, la Chiesa e ogni cristiano hanno proprio il compito di rendere Dio presente in questo mondo, di cercare di aprire agli uomini l'accesso a Dio".

 

E' l'inizio del messaggio inviato da papa Benedetto XVI° ha inviato al Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), in occasione dell'evento internazionale in svolgimento a Roma dal 10 al 12 dicembre dal titolo “Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”.  

 

L’intento del Comitato per il progetto culturale che è promotore del convegno è quello di offrire a tutti un’occasione di incontro e riflessione su un tema che impegna a fondo il pensiero, la vita, la concreta esperienza delle singole persone e delle comunità. 

Così si è scelto di parlare di Dio e di farlo con la convinzione profonda che non c’è ambito della vita umana che non venga toccato da una simile “questione”. Che si parli di filosofia, di arte, di scienza, di politica, di letteratura o del modo in cui ciascuno di noi conduce la sua povera vita, è Dio che fa la differenza. È Dio che rappresenta il punto cruciale, ciò rispetto a cui l’intero universo acquista questa o quella luce, un significato o un altro. 

Non si tratta di un convegno in senso stretto; sono previste alcune relazioni magistrali, ma nelle quattro mezze giornate in cui si articolerà l’evento si terranno anche presentazioni di libri, esecuzioni di brani musicali, esposizioni d’opere d’arte, proiezioni cinematografiche, conversazioni, alle quali partecipano personalità eminenti sia del cosiddetto mondo laico, sia di quello cattolico. 

Il desiderio è che l’opinione pubblica colga l’importanza di questo tema per tutti, laici e cattolici, e che sia anche un buon motivo per confermare la vitalità della cultura cattolica nel nostro Paese.

 

“I modi in cui Dio si fa strada nel mondo degli uomini – scrive il Cardinal Ruini – sono certo infinitamente più ricchi, misteriosi e molteplici delle vie che passano attraverso la cultura riflessa e ne abbiamo una conferma anche oggi nel risveglio religioso in atto nonostante tutte le difficoltà che provengono dalla cultura diffusa in Occidente. Non possiamo pensare però che il peso culturale acquisito dall’ateismo e dall’agnosticismo non abbia conseguenze sull’apertura a Dio di coloro che vivono in quella società e respirano quella cultura: anche di ciò abbiamo conferme eloquenti che emergono dai comportamenti concreti di molti. L’emarginazione di Dio dalla cultura prevalente può inoltre esercitare un influsso negativo anche tra coloro che vi reagiscono, portandoli a rinchiudersi in un orizzonte ristretto e a ritenere, almeno implicitamente, che la fede in Dio richieda il distacco dal proprio tempo”.

Da qui “l’auspicio che l’Evento internazionale su Dio oggi contribuisca a mostrare qual è il primo e in ultima analisi unico interesse della Chiesa, e così anche qual è la sua più profonda natura e vocazione, il suo “dover essere”: rendere, come ha scritto Benedetto XVI, Dio presente in questo mondo e aprire agli uomini l’accesso a lui. In particolare, il progetto culturale della CEI, che ha come suo scopo fondamentale incarnare la fede cristiana nella cultura del nostro tempo, va a toccare, con questa iniziativa, il suo nucleo più essenziale e determinante, ma anche più ambizioso e impegnativo: lo spirito che ci ha animato nel concepirla non è una volontà di sfida, e nemmeno di provocazione intellettuale, ma piuttosto la consapevolezza di un compito ineludibile, che si affronta con fiducia perché si è convinti che Dio stesso vuol rendersi presente agli uomini”.

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