La cittadella di Loppiano
Situata sui colli toscani nei pressi di Firenze nel comune di Incisa in Val'Arno, con scuole, aziende, ambienti di lavoro, conta oggi circa 800 abitanti di 70 nazioni: dall'Est all'Ovest europeo, Medio Oriente, Africa, Americhe, Asia, Australia. Studenti e docenti, professionisti, artigiani, agricoltori, artisti, giovani, famiglie, religiosi e sacerdoti, cristiani di diverse chiese e fedeli di altre religioni: un prototipo di una nuova società fondata sulla legge evangelica dell'amore.
L'idea
Costruire una cittadella che rispecchi il proprio pensiero è stato spesso il sogno di chi ha dato vita a nuove correnti filosofiche, ideologiche o spirituali. È stato così anche per Chiara Lubich. Negli anni '50, persone del Movimento nascente, di diverse categorie sociali ed età, si ritrovarono durante l'estate nella valle di Primiero, sulle Dolomiti, per approfondire il nuovo stile di vita.
Si componeva così tra loro una cittadella temporanea - la Mariapoli - e Chiara intuì che quell'originale esperienza sarebbe divenuta permanente.
Laboratorio di una civiltà dell'unità
Più di 40.000 i visitatori che ogni anno passano a Loppiano e che, insieme a chi vi abita, contribuiscono a comporre quel disegno di unità sul quale la cittadella si fonda. Ed è il quotidiano impegno di tutti gli abitanti a mettere in pratica il comandamento nuovo dell'amore reciproco che fa di Loppiano un punto di incontro tra popoli e culture, un cantiere aperto per sperimentare che l'unità tra gli uomini è possibile.
A Loppiano hanno anche sede le scuole temporanee di formazione per i membri delle diverse vocazioni presenti nel Movimento dei Focolari. Attualmente sono 9: per le 'focolarine' e i 'focolarini' (cioè per coloro che desiderano donare totalmente la propria vita all'ideale dell'unità), per le famiglie, per i sacerdoti, per i religiose e le religiose, per i gen e le gen (i giovani del Movimento), per le 'volontarie' (persone laiche impegnate a vivere il Vangelo nei diversi ambiti della società).
Attività lavorative ed artistiche
È sul lavoro che poggia l'economia di Loppiano. Nel tempo si sono consolidate diverse attività in cui ciascuno mette a disposizione professionalità e capacità personali, per una piena comunione di beni materiali e spirituali. Anche équipes diverse di artisti trovano qui un terreno fertile per la loro arte. Nel 1973 nasce a Loppiano la Cooperativa Loppiano Prima, la cui principale attività è la produzione di vino e olio. Oggi conta più di 4.000 soci. È stata definita un prodromo di un nuovo agire economico ispirato ad una "economia di comunione", in cui anche i beni e il lavoro vengono orientati in funzione sociale.
I laboratori Fantasy sono specializzati nella produzione di articoli in tessuto per la prima infanzia, come piumoni, culle, lampade ed altri accessori per la cameretta del bambino.
Sotto il nome di Azur sono riunite diverse attività: la trasformazione e la revisione di contatori elettrici; cablaggi e montaggio di gruppi di continuità; la produzione di mobili e complementi di arredo per l'infanzia, articoli religiosi e di artigianato in legno.
L'atelier di moda Gigli del Campo offre capi di abbigliamento prevalentemente femminile. Anche la moda, infatti, può esprimere uno stile di vita riflettendo nell'armonia e nella linea originale di un abito la bellezza della creazione.
Nel campo artistico, presenze significative sono il Centro Ave e La Bottega di Ciro. Il Centro Ave, con i suoi studi di scultura, pittura, design e architettura, mira a trasfondere nelle sue opere l'alto contenuto che le ispira. Ne La Bottega di Ciro, l'originalissimo accostamento di materiali di scarto (legno, ferro, pietra, stoffa...), dà vita ad opere ricche di vita e di poesia.
A Loppiano hanno sede anche i complessi internazionali Gen Rosso e Gen Verde: strumenti e voci per diffondere una nuova mentalità e far diventare opinione pubblica il mondo unito.
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