Link alla sezione speciale sull'Anno Sacerdotale del sito della Santa Sede
San Giovanni Leonardi
Udienza 7 Ottobre 2009
Cristo è la vera medicina per i mali spirituali del nostro tempo. Lo ha ricordato Benedetto XVI in Piazza San Pietro, nel corso della catechesi dell’udienza, davanti a 40 mila fedeli. Presentando la figura di san Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine religioso dei Chierici Regolari della Madre di Dio, vissuto in Italia dal 1541 al 1609, quindi a 400 anni dalla morte, il Papa ha ricordato che già in quei tempi si delinearono le premesse della futura cultura contemporanea, caratterizzata da una indebita scissione tra fede e ragione, che ha prodotto la marginalizzazione di Dio, con l’illusione che l’uomo possa vivere “come se Dio non ci fosse”. La risposta del santo fu “Cristo innanzitutto”, al centro del cuore, della storia e del cosmo. San Giovanni Leonardi, “affascinante uomo di Dio”, formatore di missionari e tra i fondatori della Congregazione di Propaganda Fide, si impegnò nel rinnovamento spirituale della Chiesa, ma capì, ha concluso Benedetto XVI “che ogni riforma va fatta dentro la Chiesa e mai contro la Chiesa”. Interessa certamente le strutture, ma in primo luogo deve incidere nel cuore dei credenti.
San Giovanni Eudes e la formazione del clero
Udienza 19 agosto 2009
Il Sacerdote e Maria
Udienza 12 agosto 2009
San Giovanni Maria Vianney, Santo Curato d’Ars
Udienza 5 agosto 2009
Cari fratelli e sorelle, nell’odierna catechesi vorrei ripercorrere brevemente l’esistenza del Santo Curato d’Ars sottolineandone alcuni tratti, che possono essere di esempio anche per i sacerdoti di questa nostra epoca, certamente diversa da quella in cui egli visse, ma segnata, per molti versi, dalle stesse sfide fondamentali umane e spirituali. Proprio ieri si sono compiuti 150 anni dalla sua nascita al Cielo: erano infatti le due del mattino del 4 agosto 1859, quando san Giovanni Battista Maria Vianney, terminato il corso della sua esistenza terrena, andò incontro al Padre celeste per ricevere in eredità il regno preparato fin dalla creazione del mondo per coloro che fedelmente seguono i suoi insegnamenti (cfr Mt 25,34). Quale grande festa deve esserci stata in Paradiso all’ingresso di un così zelante pastore! Quale accoglienza deve avergli riservata la moltitudine dei figli riconciliati con il Padre, per mezzo dalla sua opera di parroco e confessore! Ho voluto prendere spunto da questo anniversario per indire l’Anno Sacerdotale, che, com’è noto, ha per tema Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote. Dipende dalla santità la credibilità della testimonianza e, in definitiva, l’efficacia stessa della missione di ogni sacerdote.
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Il sacerdote è un uomo tutto del Signore”
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Nell'Udienza di mercoledì 1 luglio Benedetto XVI ha invitato tutti i fedeli a pregare per l’Anno Sacerdotale, recentemente inaugurato in occasione del 150.esimo anniversario della morte del santo curato d’Ars. Dodici mesi durante i quali ogni sacerdote avrà l’opportunità di riscoprire la propria vocazione e i contorni dei propri compiti. “Quando non si tiene conto del 'dittico' consacrazione-missione – ha chiarito il Pontefice, nel corso della catechesi – diventa veramente difficile comprendere l’identità del presbitero e del suo ministero nella Chiesa”. Da qui l’invito affinché nelle diocesi, nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle associazioni e nei movimenti si moltiplichino nei prossimi mesi “iniziative di preghiera e, in particolare, di adorazione eucaristica, per la santificazione del clero e le vocazioni sacerdotali”. “Chi prega non ha paura – ha concluso il Papa, ricordando come la preghiera sia il primo impegno, la vera via di santificazione dei sacerdoti – chi prega non è mai solo; chi prega si salva”.
Benedetto XVI: “Il sacerdote è un uomo tutto del Signore, poiché è Dio stesso a chiamarlo ed a costituirlo nel suo servizio apostolico”.
Benedetto XVI: il sacerdote è un dono (24/6/2009)
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L’anno sacerdotale è stato al centro della catechesi di Benedetto XVI durante l’udienza generale di oggi. Scopo di questo Anno Sacerdotale – ha detto il Papa – è favorire la tensione di ogni presbitero verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del suo ministero e aiutare innanzitutto i sacerdoti, e con essi l’intero Popolo di Dio, a riscoprire e rinvigorire la coscienza dello straordinario ed indispensabile dono di Grazia che il ministero ordinato rappresenta per chi lo ha ricevuto, per la Chiesa intera e per il mondo, che senza la presenza reale di Cristo sarebbe perduto. Proprio perché appartiene a Cristo, il presbitero è radicalmente al servizio degli uomini: è ministro della loro salvezza, della loro felicità, della loro autentica liberazione, maturando, in questa progressiva assunzione della volontà del Cristo, nella preghiera, nello stare cuore a cuore con Lui.
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