Documentato il primo sopralluogo nella Grotta dell'Annunciazione di Nazareth da parte dell'archeologo francescano P. Eugenio Alliata, all'indomani di alcune inattese, e per questo ancor più interessanti, novità scoperte durante gli interventi di ripulitura del sito. Oltre a ad alcuni motivi floreali nella adiacente grotta di Conone, tornati alla luce (ma già documentati) e databili fra il IV e il V secolo, ciò che ha suscitato il maggior interesse storico-archeologico è stata soprattutto (fuori e dentro la grotta) la scoperta di numerosi graffiti e di zone dipinte fino ad oggi non rilevate, ma anche di alcune lettere greche. Tutto certo dovrà essere sottoposto a un'attenta valutazione, ma già si può dire - secondo gli esperti - di aver trovato una nuova importante pagina della tradizione cristiana sviluppatasi attorno a questo straordinario sito. Le scoperte sono avvenute durante gli interventi di recupero tuttora in atto condotti da specialisti in tecnologie della conservazione che - in collaborazione con l'equipe di esperti (chimici e geologi) dell'Università degli Studi di Firenze - stanno lavorando per riconsolidare il materiale lapideo originario della grotta gravemente compromesso dagli interventi di restauro degli anni 70.
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