Nel 1990 la Conferenza Episcopale Italiana ha dato inizio alla celebrazione, il 17 gennaio, della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, posta a preludio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si tiene nei giorni immediatamente seguenti dal 18 al 25 gennaio, per sottolineare in modo profetico che il cammino di unità tra i cristiani può nascere solo a partire da una riscoperta del loro legame intrinseco e vitale con l’ebraismo.
In questa linea si muove la scelta programmatica, secondo la quale dal 2005 si è iniziato un percorso decennale sulle “Dieci Parole” del Sinai (Es 20,1-17) rivelate da Dio a Israele e dense di valori perenni anche per le Chiese e per l’intera umanità.
In Europa altre Conferenze Episcopali o Diocesi già da tempo attuano analoghe iniziative, in Austria, Francia, Polonia e Svizzera, a volte in collaborazione con altre Chiese e comunità ecclesiali e con Autorità e Comunità ebraiche.
Lo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano, intensamente promosso sotto il pontificato di papa Giovanni Paolo II, sta particolarmente a cuore a papa Benedetto XVI, che ne ha raccomandato a più riprese la promozione nei frequenti incontri con i Rabbini Capo d’Israele, di Roma, e con Autorità ed Organizzazioni ebraiche incontrate in varie parti del mondo.
Il tema del prossimo 17 gennaio è offerto dal comandamento che si pone come “terzo” nella tradizione ebraica:
«NON PRONUNZIARE IL NOME DEL SIGNORE DIO TUO INVANO»
(Es 20, 7)
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