Anno Paolino tempo di grazia
Leggi l'Omelia del Papa alla chiusura dell'Anno Paolino
L’Anno Paolino è stato un tempo di grazia che ha riproposto alla Chiesa la figura e l’opera straordinaria di un grande evangelizzatore.
Parlando ai fedeli in Piazza San Pietro, domenica 28 giugno, prima dell’Angelus, Benedetto XVI ha legato l’Anno Paolino, che termina, con l’inizio dell’Anno Sacerdotale, ispirato all’opera del Curato d’Ars, san Giovanni Maria Vianney.
Proprio l’Apostolo Paolo – ha notato il Papa – è l’esempio di un sacerdote totalmente identificato con il suo ministero, consapevole di portare un tesoro inestimabile, cioè il messaggio della salvezza.
Pertanto il sacerdote deve essere tutto di Cristo e tutto della Chiesa, alla quale è chiamato a dedicarsi con amore indiviso, come uno sposo fedele verso la sua sposa.
La Madonna aiuti ogni sacerdote a crescere nella santità e per testimoniare, se necessario sino al martirio, la bellezza della totale e definitiva consacrazione a Cristo e alla Chiesa. |